Origine delle 4 razze

GRANDE BOVARO SVIZZERO

La sua origine è in comune con i molossi che venivano portati in guerra dagli eserciti. La razza è stata scoperta da Albert Heim e la storia più recente vede la diffusione di tipi leggermente diversi secondo la regione d’origine. Il Grande bovaro svizzero è un cane da compagnia equilibrato, polivalente, ideale per tutta la famiglia. Nonostante sia un cane grande, è calmo e buono, ma allo stesso tempo sveglio, fedele, amichevole, sicuro di sé e molto protettivo. Ha bisogno di tantissimo contatto umano e affetto e soffre molto la solitudine. Il Grande bovaro svizzero è un cane di grande taglia, robusto e vivace, la cui testa è massiccia e lo sguardo attento e intelligente. Le orecchie, triangolari, sono pendenti. Gli arti, muscolosi e robusti, sono perfettamente in equilibrio. La coda non è mai arrotolata, ma cade naturalmente. Il Bovaro svizzero grande è cane rustico non necessita di una toelettatura particolare. È sufficiente spazzolare il suo pelo una volta alla settimana.

BOVARO DEL BERNESE

Alcune fonti ritengono che questa razza sia una lontana antenata del cane San Bernardo. Le origini sono incerte: non è ancora chiaro se debba essere considerata una razza autoctona o introdotta dai Romani durante la loro avanzata. Quest’ultima ipotesi sembrerebbe essere avvalorata dal ritrovamento di antichi vasi romani in cui è disegnato un cane molto simile al bovaro del bernese. In ogni caso, il suo primo impiego fu quello di cane da pastore: accompagnava e seguiva il bestiame, aiutando i contadini nella loro vita dei campi. Dopo un lungo periodo in cui rischiò l’estinzione, la razza venne recuperata grazie all’interesse di un allevatore, il signor Schertenleib. I primi allevamenti comparvero nella regione di Burgdorf nel 1907. Negli anni ’40, in seguito ad alcuni incroci con i Terranova, la razza venne stabilizzata con gli standard attuali. Questa razza ha dimensioni molto grandi: l’altezza al garrese è di 64-70 cm per i maschi e 60-63 cm per le femmine. Rispetto al peso, anche qui non si fanno sconti: i maschi si aggirano sui 55 kg, mentre le femmine oscillano tra 40 e 50 Kg. Il corpo è muscoloso e proporzionato. La testa è grande, la schiena larga, nel complesso è ben impostato. Le orecchie sono pendenti e triangolari, il tartufo è nero, gli occhi sono scuri e a forma di mandorla. Il mantello è tricolore: nero, bruno e bianco. Il bruno si concentra sul viso, sul petto e gli arti, il bianco su parte del muso, sul petto e sui piedi. Il pelo è liscio, sottile, lungo ed abbondante.


BOVARO DELL’APPENZELL

Il bovaro dell’Appenzell è un bovaro pluricolore a pelo corto di taglia media di origine svizzera. Viene utilizzato come cane da pastore, da custodia e da ferma, è un cane adatto alla guardia, sicuro ed affidabile e, con i bambini, è un vero compagno di giochi. Diviene razza originale nel 1898. Lo standard fu redatto dalla guardia forestale Max Sieber. Grazie all’opera del professor Albert Heim che si è occupato della salvaguardia delle razze dei bovari svizzeri il “Club svizzero del bovaro dell’Appenzell” fu creato nel 1906 con lo scopo di conservare e promuovere la razza. Sono presenti due colori: nero focato e avana (marrone focato). Le macchie devono essere simmetriche. Sono ammesse macchie bianche su zampe, muso, petto e collo, preferibilmente con stacco netto tra i colori, senza sfumature. Il pelo è lucido di lunghezza medio-corto tenuto vicino al corpo. Il folto sottopelo permette di sopportare le basse temperature tipiche delle Alpi. Ama la vita all’aria aperta, non ama molto la vita in appartamento, sebbene vi si adatti. Si affeziona a tutti i membri della famiglia, tuttavia il suo padrone diventa la sua ragione di vita. È esuberante, ma non mordace. Più che veloce è molto resistente. Apprezza le passeggiate in montagna e nei boschi.


BOVARO DELL’ENTELBUCH

Noto come il “piccolo” dei Bovari svizzeri (visto che la sua altezza raggiunge al massimo 50 cm) ha la testa robusta con mascelle possenti, occhi piccoli e vivaci, orecchie a “V” che cadono sui lati del cranio. La coda, attaccata sul prolungamento della colonna vertebrale, è portata leggermente inclinata e certi esemplari nascono con la coda molto corta. L’Entlebucher Sennenhund, come viene chiamato nel suo paese d’origine, è un cane per la guida del bestiame usato anche come cane da pastore, da guardia e da ferma. Oggi è un esemplare da lavoro polivalente, ma anche un ottimo quattro zampe da compagnia che si adatta con facilità ad ogni ambiente. Malgrado la taglia piccola ha la stessa origine degli altri Bovari svizzeri: il suo progenitore è il Mastino tibetano, portato in Europa dai legionari romani. L’Entlebucher Sennenhund non richiede toelettature particolari, basta spazzolarlo regolarmente (qualche volta ogni mese).